Scenario on Discarded Magazine with some images never shown or published.
La ligne d'eau among the winners of the Urbanautica Institute Awards 2020
La ligne d’eau, a new ongoing body of work, is among the winners of the Urbanautica Institute Awards 2020 and will be included in the forthcoming annual catalog.
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Interview for Corpo Opaco
The amazing interview for Corpo Opaco is now online, you can read it here
ISSP Weekly Planner - Natural Phenomena
2021 Weekly Planner is dedicated to the subject NATURAL PHENOMENA and features a special selection of works by Latvian and international photographers who took part in various ISSP programmes during 2019 and 2020.
Modern handwriting-friendly design, 53 weekly openings with a special selection of images, yearly calendars, world map, international holidays, pages for personal notes, Latvian name days.
Images by: Adelīna Kainiņa, Aija Bley, Alicja Wroblewska, André Viking, Anete Aramina, Antonina Baigusheva, Armands Andže, Bjargey Ólafsdóttir, Celine Gobillard, David Elliott, Elvīra Blumfelde, Elza Ruža, Emilio Nasser, Eva Strazdiņa, Fernando Criollo, Filippo Zambon, Francis Belte, Frank Biringer, Ģirts Raģelis, Ieva Balode, Imants Gross, Kristīne Krauze Slucka, Iveta Gabaliņa, Jan Jurczak, Krists Zukuls, Laima Graždanoviča, Monta Kurme, Paula Jansone, Reinis Hofmanis, Sara Palmieri, Terje Abusdal, Theo Elias, Uldis Balga, Vika Eksta, Zanda Puče, Zane Krūmiņa
Produced by: ISSP in cooperation with Antalis
Art direction: Jūlija Berkoviča
Design: Artis Briedis, Rūta Briede (rabit!!)
Language: Angļu / English
Size: 13x18 cm
Production: Jelgavas tipogrāfija
Release date: 26 November 2020
To order the 2021 Weekly Planner click here
Round table Diretta.menti for Veryenthusiast
Invited by Veryenthusiast I took part to a round table together with Vittore Buzzi and Giacomo Infantino talking about how to educate the view, choices and the role of time.
Language: Italian
Final Prix Mentor
A video presenting all the Prix Mentor 2020 finalists, waiting for the Final, on 26 November.
I am the winner of the Arles session together with Philippe Dollo with my work La Forma del Silenzio.
La pelle che ci separa@Funzilla Expo
La Pelle che ci separa, collective Limited Edition zine curated by me, will be on display at Funzilla Expo from 15 October to 19 November.
More info about the zine here
Rome Pandemic Photozine Edition 2020
The traditional event for lovers of self-produced photographic publishing this year has been reinvented. As a consequence of the health situation and in view of adhering to current regulations, Funzilla Fest , the festival exclusively dedicated to photographic fanzines, this year will have a fresh new look: from an independent publishing fair, as it was in its four previous editions, it turns to a widespread exhibition throughout the territory of Rome.
A network of spaces will host a Funzilla Corner from 15 October to 19 November: bookshops, photography schools, cultural associations of various Roman districts will exhibit a selection of fanzines received through the usual international call for entry.
Here all the spaces taking part to the exhibition and here all the exhibitors
La pelle che ci separa_Limited Edition zine
La Pelle che ci Separa is a collective zine I have curated as result of the workshop lead during Funzilla Rome Photozine Festival 2019 and published by Funzilla in a limited edition of 50 copies.
The zine brings together the work of 10 authors, which starting from an idea inspired by the book of Kym Ragusa, The skin between us, worked on the multi-layered meanings of the word 'skin': identity, diversity, distance, race, memory, separation, love, insides. The result is a silent object where the images are hidden under the skin of the pages and revealed through few words, or a cut, a pocket, trying to break, in the territory of the paper, the distance that exists between us.
Official launch at Castelnuovo Fotografia Festival on 4 October 2020
Here the official program of talks and presentations during Castelnuovo Fotografia 2020
LA PELLE CHE CI SEPARA
AUTHORS (Photography and texts)
Claudia Borgia
Cecilia Guerra Brugnoli
Cristina Cappellini
Nicoletta Di Ruocco
Gaia Donfrancesco
Andrea Galluzzo
Martina Martelloni
Eleonora Scoti Pecora
Alessandro Terni
Antonio Verrascina
Publication date: September 2020
Format: 14.5x20 cm., 26 pages color and black&white + cover + 2 poster + 1 leporello + 1 booklet
Paper: Favini Crush Almond 120 gr. e 250 gr., usomano 90 gr. e 120 gr.
First LIMITED EDITION of 50 copies
Curated by Sara Palmieri (project and design)
Produced by Funzilla Rome Photozine Festival
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La Pelle che ci Separa è una zine collettiva realizzata durante l’omonimo workshop a cura di Sara Palmieri per il Funzilla Rome Photozine Festival e prodotta dallo stesso in edizione limitata.
La zine raduna il lavoro di 10 autori che, partendo da alcune riflessioni ispirate dal romanzo di Kym Ragusa The skin between us, sono stati invitati a lavorare sui molteplici significati della parola ‘pelle’: identità, diversità, distanza, razza, radici, memoria, amore, viscere.
Il risultato è un oggetto silenzioso dove i limiti della pelle ed i confini geografici diventano mappe che si somigliano, e cercano nuove rotte di navigazione in cui provenienza, colore, categorie e tempo si intrecciano, e confondono gli orizzonti di approdo.
Le immagini sono nascoste sotto la pelle delle pagine e svelate attraverso poche parole, sottili aperture, un cuore interno dove entrano in dialogo, e provano a rompere, nel territorio della carta, le diversità, le distanze e i pregiudizi che separano tutti noi.
Rucka Art Residency
Rucka Art Residency with ISSP and BAL Summer School of Film and Photography
2-9 August 2020
Cēsis, Latvia
Finalist for the Prix Mentor, Arles session
Sara Palmieri and Philippe Dollo are the two finalists for the Prix Mentor for the Arles session. They will join the other finalists in Paris in November.
Thanks to the members of the jury:
– Caroline Bénichou, Directrice de galerie – Galerie VU’
– Christian Gattinoni, Commissaire d’Exposition & Photographe – lacritique.org
– Charlotte Guy, Directrice – Éditions Sometimes
– Hervé Marchand, Directeur – La Quinzaine Photographique Nantaise
– Jérome Montagne, Co-Rédacteur en Chef – Phases Magazine
– Steven Wassenaar, Commission des Images Fixes – La Scam
– Sophie Knittel, Présidente – Freelens
More info here
Selected for the Prix Mentor, Arles session
I am one of the nominees for the Prix Mentor, the Arles session.
More info here:
https://www.freelens.fr/les-candidat·e·s-selectionne·e·s-mentor-2020-arles/
Così è se vi pare, streaming class - Officine Fotografiche Rome/Milan
COSÍ É SE VI PARE
Streaming class with Sara Palmieri
Officine Fotografiche Rome/Milan - June 2020
Tema caro a Pirandello, e protagonista del ‘dramma esistenziale’ che ci troviamo a vivere in tempi di pandemia, è l’inconoscibilità del reale: l’impossibilità di dare un’interpretazione univoca dei fatti e delle cose, e di conoscere una Verità assoluta. Se la verità è per ciascuno ‘come pare’, il relativismo dei significati che si genera porta ad un senso di spaesamento ed alla ricerca spasmodica di un’unica verità che possa garantire sicurezza.
Durante questo corso, rifletteremo sui molteplici significati che possono avere le cose, sull’importanza del cambiare prospettiva rispetto ad esse, e lavoreremo sull’aprire le possibilità percettive di sguardo e mente al fine di liberarli da costrizioni e limitazioni.
Partendo dallo studio di alcuni importanti autori – ‘operatori visivi’ come Bruno Munari, Enzo Mari, Mario Cresci, rifletteremo sulla relazione tra oggetto, significato, interpretazione ed immagine. Analizzeremo opere di fotografia ed illustrazione, come il famoso libro ‘This equals that’ di Jason Fulford e Tamara Shopsin, un semplice ma potente esercizio sulle analogie: mettendo in relazione immagini e significato, ci invita a chiederci se tutto ciò che vediamo è in qualche modo connesso.
Ai partecipanti verrà chiesto di scegliere un oggetto, una ‘cosa’ per loro significativa (ma anche no), e di creare una personale mappa di associazioni visive e possibili interpretazioni attraverso un flusso di ricerca ed osservazione assolutamente libero, istintivo ed onnivoro: il campo di azione può essere illimitato.
Lo scopo del corso è quello di esercitare lo sguardo ad una diversa osservazione delle cose e dei loro significati, imparare ad associare idee e sensazioni con metafore esterne, a sapere scegliere meglio e più velocemente tra le infinite immagini possibili nella costruzione di una propria narrazione, un proprio linguaggio, una propria verità.
Il corso fa parte di una serie di workshop e percorsi di ricerca pensati da Sara Palmieri con la volontà di creare dialogo ed interazione tra la fotografia ed altre discipline quali letteratura, illustrazione, design, cinema, focalizzando l’attenzione su come messaggio, processo, concept e forma possano e debbano nutrirsi vicendevolmente.
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Il Mondo non si è fermato mai un momento published on Vogue
Il mondo non si è fermato mai un momento su Vogue Italia.
Altri articoli: Artribune, Espoarte, CultureFuture, Wired.
Il Mondo non si è fermato mai un momento, Other Size Gallery
Il mondo non si è fermato mai un momento
Otto cartoline d’autore per corrispondenza
a cura di Giusi Affronti
Milano, Other Size Gallery
20 maggio – 8 luglio 2020
Con il titolo “Il mondo non si è fermato mai un momento”, tratto da una delle più note canzoni di Jimmy Fontana, prende il via il secondo progetto fotografico di Other Size Gallery by Workness di Milano.
Nell’impossibilità di accogliere un pubblico presso le proprie sale, a causa dell’epidemia da Covid-19, lo spazio milanese decide di raggiungerlo direttamente a casa con una collezione di otto scatti di altrettanti fotografi.
Otto immagini formato cartolina – realizzate dai fotografi Michela Battaglia, Davide Bertuccio, Roberto Boccaccino, Tomaso Clavarino, Gianpiero Fanuli, Vanessa Pallotta, Sara Palmieri e Francesca Todde – saranno infatti spedite, una a settimana dal 20 maggio all’8 luglio 2020, ai primi duecento che faranno pervenire la propria richiesta all’indirizzo othersizegallery@workness.it con indicato l’indirizzo postale al quale riceverle.
Una “mostra delivery” che viene consegnata a casa, per un’esperienza fatta di attesa, bellezza e vicinanza, pur nella distanza.
In un settore culturale che si è, nella maggior parte dei casi, affidato alla comunicazione digitale e alla virtualità, “Il mondo non si è fermato mai un momento” è invece un progetto “analogico” nato dall’ascolto di un’esperienza che nostro malgrado ha indotto tutti a rallentare e a riscoprire gesti e valori semplici.
Per otto settimane, il tempo dei duecento destinatari sarà scandito dall’attesa di una cartolina, oggetto che tradizionalmente palesa, nell’assenza, una presenza: “Abbiamo bisogno di credere che da questa impasse possa nascere bellezza – afferma la curatrice Giusi Affronti – e, per questo, abbiamo immaginato un progetto – personale e collettivo – di narrazione condivisa attraverso otto cartoline d’autore”.
Una narrazione che è al tempo stesso microscopica e macroscopica, indoor e outdoor, privata e pubblica, di questa particolare – e universale – Storia che l’Italia sta attraversando: la pandemia, il lockdown, la morte, la vita, la nostalgia del passato, le incertezze del futuro, l’isolamento, la connessione, le relazioni, il tempo.
Le cartoline arriveranno nella cassetta della posta delle persone quando queste saranno state, probabilmente, restituite alle loro vite normali (o quasi): per questo, ricevere una “cartolina-souvenir” che racconta le settimane in cui il mondo si è fermato equivale a collezionare otto fermo-immagini da un “viaggio distopico” che tutti abbiamo vissuto. Grande importanza assume, quindi, lo scarto temporale con cui le cartoline verranno spedite.
Un viaggio, che non poteva che essere affidato all’interpretazione di otto fotografi che del “fermare il mondo” hanno fatto una professione. La fotografia è, infatti, l’arte della memoria: seleziona, nel flusso del tempo, un momento da conservare, mentre quelli precedenti e quelli successivi scivolano via. La fotografia offre la possibilità di salvare un ricordo, personale e collettivo, e di restituirlo.
La Forma del Silenzio selected for Riga Photomonth 2020
We are happy to announce the open call results of Riga Photomonth 2020. We would like to note that due to Covid-19 outbreak the festival events might be postponed or cancelled. At this time we go ahead with the planning but the situation might change. We wish to thank all who participated and here are the results:
Selected for exhibitions:
Leticia Zica (Brazil/France)
Viktorija Paegle (Latvia)
Matylda Awdziejczyk (Poland)
Elijus Kniežauskas (Lithuania)
Selected for projection:
Alexandra Soldatova (Belarus)
Alicja Wróblewska (Poland)
Ashutosh Shaktan (India)
Bartek Sadowski (Poland)
Becher Téo (Belgium)
Calin Kruse (Germany)
Carol Müller (France)
Ela Polkowska (Poland)
Elena Liventseva (Russia)
Ihar Hancharuk (Belarus)
Jagoda Wisniewska (Switzerland)
Jan Richard Heinicke (Germany)
Jessica Wolfelsperger (Germany)
Joanna Borowiec (Poland)
Julia Abzaltdinova (Russia)
Karina Fomina (Russia)
Kristine Krauze Slucka (Latvia)
Lucas Olivet (Switzerland)
Maria Dupovkina (Russia)
Maria Kokunova (Russia)
Michał Adamski (Poland)
Peter Wiklund (Sweden)
Sara Palmieri (Italy)
Sergei Stroitelev (Russia)
Shinwook Kim (UK)
Tadeusz Chudy (Poland)
Tomas Mutsaers (Netherlands)
Vika Eksta (Latvia)
Viktorija Paegle (Latvia)
Yulya Pavlova (Russia)
La Forma del Silenzio on Fast Forward - Women in Photography
A selection from my work La Forma del Silenzio is now visible on Fast Forward: women in photography website, thank you for having me and for the great work the people behind this research project do on many levels and in different fields.
La Forma del Silenzio has been initially thought as a site specific installation for the exhibition at Matèria Gallery in Rome in 2018, conceived as an experiential dimension through images, sounds, matter.
I am really glad this body of work has and will have the possibility to be shown in different ways, as the multiple levels of interpretation it contains.
For the exhibition at Matèria, I had the privilege to have a text written by Aaron Schuman, writer, curator and artist. You can read it here: La Forma del Silenzio
Kassel & Roma - Open Dummy Review
“Open Dummy Review”
a cura di Fiorenza Pinna e Sara Palmieri
Lettura pubblica di dummy selezionati tra quelli che saranno consegnati presso la segreteria di Officine Fotografiche Roma entro il 20 gennaio
Giovedì 23 gennaio, ore 19
Officine Fotografiche Roma
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Incontri, mostre e workshop legate ai dummy fotografici - Dal 20 al 29 gennaio 2020 - Officine Fotografiche Roma
KASSEL&ROMA
in collaborazione con il FotoBookFestival Kassel
Dal 20 al 29 gennaio 2020, Officine Fotografiche Roma ospita nei suoi spazi i dummy selezionati al Kassel Dummy Award, la competizione internazionale che premia il miglior prototipo di libro fotografico dell’anno, continuando la felice collaborazione iniziata nel 2014 nell’ambito del festival FotoLeggendo. In esposizione, per cause non dipendenti dalla nostra volontà, troverete solo metà dei 53 prototipi proposti dal Festival.
Durante la settimana, la mostra sarà accompagnata da attività e appuntamenti legati al dummy fotografico e al libro d’arte, tutti ad ingresso libero e gratuito.
Programma
lunedì 20 gennaio, ore 19:
Seminario speciale dedicato al libro d’arte, del ciclo “Libri e fotografia. Teoria, arte, storia, tecnica, biografia“, a cura di Samantha Marenzi
martedì 21 gennaio, ore 19:
“3X3”
Un mini percorso alla mostra attraverso tre dummy scelti da Chiara Capodici, Lina Pallotta e Fiorenza Pinna
giovedì 23 gennaio, ore 19:
“Open Dummy Review”
a cura di Fiorenza Pinna e Sara Palmieri
Lettura pubblica di dummy selezionati tra quelli che saranno consegnati presso la segreteria di Officine Fotografiche Roma entro il 20 gennaio
venerdì 24 gennaio, ore 19:
“Dal dummy al libro”
Incontro con Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, menzione speciale al Kassel Dummy Award 2019
#acosytalk at ThePaperRoom - Yogurt Magazine
#aCosyTalk è il format della Paper Room che vuole rielaborare il talk canonico inserendolo in una cornice conviviale, ospiti e autore a un unico tavolo, per una comunicazione libera dai consueti vincoli della lezione frontale.
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Ospite della serata è Sara Palmieri.
Sara Palmieri è un'artista visiva che usa la fotografia per mettere in in scena gli aspetti non visibili della realtà. Nelle sue opere le immagini sono un punto di partenza, parte di una realtà percepita poi riassemblata attraverso una rappresentazione metafisica, che si sforza di rompere i confini di ciò che viene percepito come reale lasciando emergere l'invisibile. Il suo processo creativo è una sorta di meditazione, in cui il tempo e lo spazio sono sia strumenti di lavoro che oggetti indagati. Si tratta di accettare il caos, l'invisibile, l'imprevedibile, il tempo come un flusso e un cerchio, lo spazio come una proiezione di sé.
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Per garantire l'intimità che contraddistingue la serata e riservarsi un posto alla tavolata è gradita la prenotazione scrivendo a paper.room@yogurtmagazine.com indicando nome, cognome, numero di telefono e numero di posti da riservare.
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L'evento è a ingresso libero.
#acosytalk with Sara Palmieri
Yogurt Magazine & The Paper Room
Via degli Aurunci, 19
Roma
Exhibition Beyond Language
Exhibition Beyond Language / Dilin Ötesinde (4 - 26.10) at Kiraathane İstanbul Edebiyat Evi, as part of the collateral events of the Istanbul Biennial 2019, curated by Benedetta Casagrande and Lara Ozdogan.
With Federico Clavarino & Tami Izko, Mahyar Kalari, Pınar Kayar, Lucie Khahoutian (Live Wild Collective), Coquelicot Mafille, Francesco Martinazzo & Giulia Savorani, Ruyin Nabizadeh and Sara Palmieri.
Opening October 4th
Event and info here:
https://www.facebook.com/events/2463479540533696/?notif_t=plan_user_associated¬if_id=1569052036507074
Alla ricerca del tempo perduto vol.II
CORSO ALLA RICERCA DEL TEMPO PERDUTO VOL. II
Inizio lezioni: dal 23 ottobre 2019
Docente: Sara Palmieri
Lezioni: 8
Ore: 16
Orario: mercoledì 21-23
Numero massimo di partecipanti: 8
Costo: € 300
“Basta che un rumore, un odore, già uditi o respirati un tempo, lo siano di nuovo, nel passato e insieme nel presente, reali senza essere attuali, ideali senza essere astratti, perché subito l’essenza permanente, e solitamente nascosta delle cose, sia liberata, e il nostro vero io che, talvolta da molto tempo, sembrava morto, si svegli, si animi ricevendo il celeste nutrimento che gli è così recato.”
Traendo ispirazione dal viaggio alla scoperta del passato di Proust, secondo il quale l’introspezione è collegata alla ricerca artistica, e la letteratura l’unico modo per conoscere la realtà e appunto se stessi, in quanto salva il passato dall’oblio, useremo lo strumento fotografico con lo stesso intento, partendo da un immagine, un oggetto preciso, per ricostruire una memoria e salvarla dall’essere perduta.
Lo faremo concentrandoci sul concetto di ricostruzione di una ‘falsa memoria’. I partecipanti saranno invitati ad interagire con una specifica foto presa da un archivio, un album, appartenente alla memoria di qualcun altro, che sceglieranno istintivamente: da qui ricostruiranno una ‘possibile’ storia, tra realtà e finzione, intrecciando memorie personali ed immaginazione. Partendo dalla convinzione che la memoria non è solo la registrazione di qualcosa che è accaduto, ma piuttosto il modo in cui percepiamo il passato, e che ogni oggetto che ci arriva dal passato è il silenzioso testimone di qualcosa che è successo, questo percorso intende portare i partecipanti a compiere un viaggio introspettivo ed allo stesso tempo immaginifico.
Il corso, teorico e pratico, fornirà stimoli presi da diverse discipline come poesia, filosofia, arte contemporanea, fumetti, storie popolari.
Partiremo dall’analisi di alcuni artisti che lavorano con la manipolazione delle immagini e costruiscono storie partendo da foto trovate o album di famiglia, per arrivare a concentrarci su un lavoro pratico in cui sperimenteremo come un immagine può contenere infinite memorie, che possono svelare qualcosa in più di noi stessi.